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  • Immagine del redattore Annina Moffa

Broadway spegne i riflettori

Aggiornamento: 8 mag 2020

Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato la sospensione delle attività teatrali a New York. Così anche Broadway è locked down. Il Carnegie Hall, una delle principali sale da concerto di New York, sospenderà le esibizioni fino al 31 marzo, e il Metropolitan Museum di New York chiuderà dal 13 marzo fino a data da destinarsi.



Il gruppo commerciale The Broadway League, l’organizzazione che rappresenta i produttori e i proprietari dei teatri, ha tenuto una riunione a porte chiuse per l'emergenza ormai mondiale in atto e ha rassicurato la clientela in una dichiarazione in cui affermava «Abbiamo aumentato significativamente la frequenza di pulizia e disinfezione sia nelle aree pubbliche che nel backstage e abbiamo aggiunto distributori di disinfettante a base alcolica per uso pubblico nella hall di ogni teatro».



La Lega ha vietato a chiunque abbia avuto sintomi di raffreddore o influenza di partecipare alle esibizioni. Solo due giorni fa, il sindaco di New York, Bill de Blasio, sperava di tenere accese le luci di Broadway «Non voglio vedere Broadway al buio, magari riusciamo ad evitarlo trovando un compromesso» diceva alla CNN.



All’inizio della settimana anche prolifico produttore Scott Rudin provava a navigare controcorrente, sostenendo un rilancio da record per West Side Story, con un carnet di biglietti a $ 50 contro i $ 200 di un solo show. Rudin aveva dichiarato a The Hollywood Reporter «Io e i miei partner vogliamo le sale piene, persino durante questa crisi, con questa operazione garantiamo il tutto esaurito».



Il gioco al ribasso per mettere Broadway alla portata di tutti, anche di quelli che di solito non possono permettersi il biglietto, sarebbe costato caro alla popolazione, mettendo in pericolo la vita dell’intera comunità. Alla luce dei recenti provvedimenti per limitare gli assembramenti, la sospensione delle attività ricreative e di spettacolo sembrava solo una questione di tempo. I casi di contagio da coronavirus negli Stati Uniti hanno superato le 1500 persone, tra questi ci sono già alcuni professionisti della 42° Strada. Meglio chiudere tutto per un po’ e salvaguardare la salute di attori, staff e pubblico adesso, che tenere chiuso dopo per sei mesi.


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