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  • Immagine del redattoreBaende Giulia Bolingo

Da Ralph&Russo storie di successo dell'ABA di Frosinone

Aggiornamento: 8 mag 2020



La giovane fashion designer, Sara Subiaco, si racconta in sette domande. Neolaureata all'Accademia di Belle Arti di Frosinone viene acquisita dalla maison londinese Ralph&Russo.

1. GBB. Com’è cambiata la sua percezione del mondo della moda? SS. «La moda è industria, gli interessi commerciali e il marketing vengono prima dell'arte. Nessun brand può sopravvivere a prescindere dal mercato.»

2. GBB. Qual è il contributo che presta nell'azienda in cui lavora? SS. «Opero per conto di Ralph&Russo, azienda di Haute Couture con base a Londra. Come pattern cutter creo cartamodelli per abiti destinati ad eventi. È impegno del marchio realizzare tutto rigorosamente a mano e su misura. Lavoriamo con la tecnica del moulage su manichino, che è sempre diverso a seconda del corpo del cliente.» 3. GBB. Come si è svolto il tirocinio? SS. «Ho iniziato con Gareth Pugh dove sono rimasta per 5 mesi. L’azienda era contenuta, eravamo una ventina tra studenti e neolaureati dalle accademie di tutto il mondo,un gruppo molto coeso, ma anche molto competitivo. Durante questo periodo ho sperimentato di tutto: ho dipinto, distrutto specchi, cucito, tagliato cannucce, lavato i piatti, qualsiasi cosa fosse necessario fare. È stato davvero molto divertente, una sorta di laboratorio creativo, dove eravamo liberi di esprimerci al meglio, sotto le direttive e la guida di Pugh. Con Ralph&Russo le cose sono andate in maniera diversa. L'azienda è molto più grande e divisa in dipartimenti: ci sono sarte, modellisti, ricamatori, designers... Anche l’atelier è sconfinato. Mentre da Gareth Pugh ognuno di noi doveva saper fare tutto, da Ralph&Russo ogni operatore è altamente specializzato nel suo settore. Ho iniziato aiutando le sarte, ma dopo due o tre giorni mi hanno trasferito tra i modellisti, che iniziavano a preparare la nuova collezione. Volevo imparare ogni fase dell'intero processo di realizzazione di un abito

4. GBB. Col senno di poi, quali ritiene siano state le ragioni del suo successo? SS. «Volontà e impegno» 5. GBB. Riassuma in tre tappe la sua carriera. SS. «L'accademia mi ha forgiata. Arrivavo dalla facoltà di architettura che avevo lasciato per una crisi d'identità: volevo dedicarmi solo alla moda e non ero certa di averne le capacità. L'accademia mi ha offerto la possibilità di fare tantissime esperienze, di entrare in contatto con tanti altri creativi, professori e studenti, che mi hanno stimolato e indicato quale fosse la strada da seguire.Trasferirmi a Londra è stata la seconda scelta felice. Quella città mi ha aperto la mente, offerto nuovi stimoli, mi ha aperto gli occhi anche sulla grande cultura da cui provenivo. Dopo tanti sacrifici, a un anno dal trasferimento, avevo conosciuto e collaborato con artisti di calibro mitologico come Vivienne Westwood. Londra è una città dinamica e giovane dove è più facile stare in contatto e fare esperienze speciali. Grazie a lei sono rinata per diventare la persone di oggi. Ralph&Russo rappresentano la terza tappa più importante nella mia carriera. È dove sono diventata modellista. Dedicarmi ai cartamodelli mi appassiona, è un processo molto creativo, il passaggio per rendere tridimensionali le idee. È così che mi sono resa conto che il mestiere del modellista è il più bello del mondo». 6. GBB. Come si immagina nel prossimo futuro? SS. «In questo periodo della mia vita mi pongo spesso questa domanda. Probabilmente resterò una modellista ma forse lavorerò per un’altra azienda. Sarei curiosa di sapere cosa succede in altri atelier».

7. GBB. Come resta aggiornata sulle ultime tendenze della moda? SS. «Web, riviste, social network, dirette live rendono la moda accessibile a tutti sempre e dovunque. Ritengo i photoshooting molto stimolanti dalle atmosfere è facile decodificare i trend del momento. Rubare con gli occhi: questo è il segreto. E la gente per strada, nei negozi, nei ristoranti, negli uffici, questo campionario umano resta il più grande catalogo da cui attingere le vere tendenze».

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