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  • Immagine del redattoreRebecca Del Vecchio

RARA AVIS: TUTTI GLI ABITI-UCCELLO PRESENTI ALLA MOSTRA





Rara Avis, dal latino "uccello raro", è la mostra di moda a cura di Sofia Gnoli e Alfonsina Russo, direttore generale del Parco Archeologico del Colosseo, visitabile dal 24 aprile alle Uccelliere Farnesiane.


Le curatrici hanno realizzato il loro desiderio di creare la prima mostra di moda alle Uccelliere Farnesiane, nonostante il ridotto spazio a disposizione, riportandole al loro originale uso: ospitando i look "aviari" più iconici e più belli degli ultimi 30 anni!


La mostra è divisa principalmente in due aree: una rappresenta il Mito, (riproposto come immagine simbolo della mostra dall'unica fotografia esposta di Giovanni Gastel, Zeus in forma di cigno e Leda, 1990), dove predominano una natura drammatica attraverso l'uso di tuoni e di fulmini, e colori come il nero, il bianco e l'oro.



Presenti in questa stanza, troviamo l'abito cigno nero, con bustier rivestito di piume e gonna drappeggiata in pizzo di Alexander McQueen per Givenchy Haute Couture A/I 1997 e l'abito cigno bianco, in spuma di tulle con grandi ali, di Maria Grazia Chiuri per Christian Dior, della collezione cruise 2022, esposti insieme quasi a volere evocare un confronto tra angelo bianco e angelo nero.


A tal proposito, nominiamo l'abito angelo indossato da Katy Perry al Met Gala 2018, creato da Donatella Versace per l'occasione, è un minidress dorato in metal mesh con enormi ali di piume di struzzo. Al suo fianco, grande protagonista, l'abito "la Vittoria del Colibrì", capo realizzato in seta "non violenta" (senza l'uccisione dei bachi), plissettata e dorata a a mano appositamente per Rara Avis da Tiziano Guardini. Si può affermare che sia un grande inno alla sostenibilità e alla voglia di riconnettersi alla natura!

Sofia Gnoli afferma che "è un chiaro esempio di abito-uccello senza piume, un'armatura di stoffa".


In quest'area, è anche esposta la speciale selezione di alcuni accessori della grande Anna Piaggi, intitolata "le ALI, irreALI, reALI": alcuni copricapi di Elsa Schiaparelli, Philip Treacy e Mirko Tomei, con il quale durante l'inaugurazione della mostra è stato possibile parlare ed ha anche ricordato Anna Piaggi come una grande amica.



L'altra "wunderkammer", così Alfonsina Russo definisce le due aree della mostra, come delle piccole e preziose camere delle meraviglie, è Caleidoscopiche Visioni, allestita come un giardino dell'Eden, variopinta e serena con in sottofondo il cinguettio degli uccelli.


Presente, l'abito di Roberto Capucci del 1983, ispirato a un uccello che ha visto in Africa, con un aureola di piume rosse, la Mise con bolero pappagallo della prima sfilata Haute Couture di Jean-Paul Gaultier, A/I, 1997, il lungo abito nero con farfalla/uccello di piume variopinte di Thierry Mugler, della collezione Haute Couture A/I 1997, l'abito pavone patchwork di Prada, P/E, 2005, la creazione high-tech di Iris Van Herpen della collezione Hypnosis, A/I, 2019-2020, l'abito con ricami in cristalli 3D di Alessandro Michele per Gucci, indossato da Florence Welch al Met Gala 2019, l'abito-corsetto in organza e piume di fagiano e gallo ricamate della collezione Firenze 2020 di Dolce&Gabbana Alta Moda.



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